commedia di Gianni Clementi
Compagnia “Le voci di dentro” Regia di Gianni Bevilacqua
Una sagrestia di Pozzuoli, nell’Italia povera e appassionata degli anni Cinquanta. Un sacerdote ed il
suo strampalato sagrestano, due sorelle nei guai, insieme al fascinoso farmacista del paese, ci
prendono per mano e ci fanno ridere, sorridere, emozionare. Donna Rosa (moglie di un minatore
emigrato a Marcinelle in Belgio, che aspetta il sesto figlio ed è indecisa se permettere o meno al
primogenito di accettare un ingaggio a Milano come calciatore) e donna Filomena, zitella
apparentemente santa e illibata (incinta del farmacista Eduardo, sposato e con figli). Don Ciro
cerca di escogitare un espediente per salvare l’onore di Filomena e fra bugie a fin di bene, innocenti
ricatti, consigli più o meno saggi e sfuriate al sagrestano scemo, riesce in qualche modo, tra le
risate anche amare del pubblico, a risolvere la faccenda. Lo spettacolo è un vero e proprio affresco
che ci riporta un’Italia fine anni Cinquanta, con la miseria, sì, larghe sacche di analfabetismo, ma
anche sogni, desideri, ingenuità ed emozioni che rivelano una ricchezza di umanità che oggi non
esiste più.
6-7-8 gennaio 2023
Commedia brillante cinquecentesca di Bernando Dovizi, detto il Bibbiena
Compagnia Al Castello – Regia di Claudio Pesaresi
La Calandria si ispira per l’intreccio ai Menaechmi di Plauto e agli Adelphoe di Terenzio, ma è
tributaria anche del Decameron di Boccaccio (il titolo, per esempio, è desunto da Calandro, uno dei
personaggi della commedia, che richiama esplicitamente il decameroniano Calandrino). La
Calandria narra la storia di due gemelli, Lidio e Santilla, che dopo varie peripezie si ritrovano, l’uno
all’insaputa dell’altra, travestiti il primo da donna, per avere l’opportunità di incontrare l’amata
Fulvia (moglie dello sciocco Calandro), la seconda da uomo. La commedia, caratterizzata da un
intreccio piuttosto complesso, è animata al suo interno da un senso di gioiosa vitalità.
15-16-22-23 aprile 2023
Commedia brillante
Compagnia del Canguasto – Regia di Mariella Chiarini
Un triangolo apparentemente classico: lui, lei.l’altro;
lui: è il bravo marito campione di affidabilità, di protezione, di fedeltà assoluta, ma accusato dalla
moglie di essere prevedibile, monotono, tipico rappresentante del ceto medio.
Lei: fortemente smaniosa di “sbocciare” come donna e di innalzare continuamente il suo livello di
aspirazione, è irrequieta, contraddittoria, incontentabile e incontenibile, terribilmente seducente e
compiaciuta della sua femminilità.
L’altro, il classico scapolo dongiovanni, belloccio, sciupafemmine, posizionato, tende a perpetuare
il suo stile di vita scapigliata, con il rifiuto di qualsiasi impegno e responsabilità.
Se i tre appartengono a categorie note e diffuse, direi quasi paradigmatiche di tipi umani, non
altrettanto si può dire delle movimentate vicende di cui i nostri sono protagonisti. Ogni azione
infatti è trasportata su un piano surreale, si parla e si agisce per iperbole, col risultato di una
velata satira e di una piacevolissima ed elegante comicità.
dal 4 marzo al 2 aprile 2023
commedia di Aldo De Benedetti
Compagnia Atto III – Regia di Gianfranco Battistini
Commedia brillante-sentimentale-borghese. Il testo è malizioso: una signora decide di prender la
patente all'insaputa del marito per fargli una sorpresa. Costretta ad anticipargli la notizia a causa
della malevolenza della famiglia di lui, la quale insinua che lei abbia un amante, per averla vista in
auto con uno sconosciuto (istruttore di scuola guida), decide offrire subito dimostrazione dei
progressi fatti... andando ad investir, però, un ignoto passante proprio sotto casa! Il passante, in
realtà, altri non è che un suo fervente ammiratore che, da un mese circa, fa in modo di trovarsi lì
soltanto per vederla e riuscire ad avere da lei riscontro. I danni che subisce sono tali da richiedere
un risarcimento di 150 mila lire (cifra esorbitante, all'epoca!), oppure un bacio della durata di 30
secondi. Piccante e assai gradevole, con un finale degno dell'intera commedia.
Dal 28 gennaio al 12 febbraio 2023
sabato 9 e domenica 10 aprile 2022
“Viaggio Lirico da Puccini
alle più celebri romanze da salotto”
in compagnia di
Christian Cola (tenore) e Sergio Catalano (pianoforte)
Il tenore Christian Cola e il pianista Sergio Catalano, ci condurranno attraverso un coinvolgente percorso, fra le più famose arie del repertorio lirico tenorile di Donizetti, Puccini, Leoncavallo, fino alle celebri romanze, ispirate da melodie popolari e giunte poi ai salotti, in forma più raffinata, con Gastaldon, Tosti, De Curtis, rappresentando un importante anello di congiunzione fra aspirazioni ‘colte’ e necessità di parlare a un pubblico il più ampio possibile. Le arie e le romanze saranno intervallate da due interventi pianistici, con due famosi brani, il Notturno Op.9 n.2 di Chopin e l’Allegro de Concierto di Granados.
Giacomo Puccini | Ch’ella mi creda |
da “La Fanciulla del West” |
Ruggero Leoncavallo | Ridi pagliaccio |
da “I Pagliacci” |
Gaetano Donizetti | Una furtiva lagrima |
da “L’Elisir d’amore” |
Giacomo Puccini | E Lucevan le stelle |
da “Tosca” |
Fryderyk Chopin | Notturno di in Mi b maggiore op.9 n.2 |
per pianoforte |
Ruggero Leoncavallo | Mattinata |
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Stanislao Gastaldon | Musica proibita |
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Ernesto De Curtis | Non ti scordar di me |
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Enrique Granados | Allegro de Concierto per pianoforte |
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Pot-pourri Napoletano: | Torna a Surriento I’te vurria Vasá La danza Funiculi Funiculá |
9 e 10 aprile 2022
Sergio Catalano
Christian Cola
28 dicembre 2021 ore 18
in programma brani di G.B. Bassani, A. Corelli, M. Mascitti, G.PH. Telemann
Gli appuntamenti fuori cartellone del Teatro Franco Bicini per le festività natalizie:
11-12-18-26 dicembre 2021
A Natale con noi
4 eventi tra storia, tradizioni culinarie e presepe
28 dicembre 2021 ore 18
I Solisti Aquilani Quartetto in concerto - Musica barocca.
in programma brani di G.B. Bassani, A. Corelli, M. Mascitti, G.PH. Telemann
“Cantar danzando! Dal Valzer viennese al Tango argentino” – Musiche di Brahms: Liebeslieder Walzer opus 52 per quartetto vocale e pianoforte a quattro mani.
I “Liebeslieder” di J. Brahms, sono uno dei più felici esempi di “Hausmusik”, concepita per un uditorio e un’esecuzione di amatori, che si raccolgono in una casa o in un’osteria proprio per il piacere di far musica insieme. Musicalmente si deve osservare che la parte vocale è di una dolce cantabilità e semplicità e il pianoforte a quattro mani non ingenera alcun peso, anzi, è nella parte pianistica che si manifesta largamente l’inventiva brahmsiana. Ammirevole anche la sottile sapienza con cui Brahms alterna valzer che impegnano tutte le voci.
Ed ancora in “Danzar cantando” musiche di Jèsus Romo-Tomàs Bretòn-Carlos Gardel.
Il 24 giugno del 1935, ottant’anni fa, morì in un incidente aereo a Medellín, in Colombia, il leggendario cantante di tango Carlos Gardel, che ha contribuito a diffondere il genere musicale in Europa e in tutta l’America Latina. Gardel all’epoca aveva 44 anni, era già considerato il più importante interprete del tango al mondo ed era un vero e proprio divo, definito una sorta di
Rodolfo Valentino sudamericano. La morte tragica, quand’era ancora giovane e all’apice del successo, contribuì ulteriormente al suo mito: si diffusero molte leggende che lo davano per sopravvissuto, mentre si usa ancora dire che «Gardel canta ogni giorno meglio», per sottolineare che la sua fama continua a crescere.
26 e 27 febbraio 2022
melodramma giocoso in un atto di Gaetano Donizetti.
regia di Maria Grazia Pittavini
Associazione Musicosmicamente
Fa parte di una serie di atti unici che il compositore produsse
all’apice della sua popolarità. Questa deliziosa farsa in un atto è scritta e
composta a Napoli da Donizetti circa sei mesi dopo il grande successo della
Lucia di Lamermoor al S. Carlo di Napoli. “Il Campanello è una delle prove del
compositore più riuscite nel genere comico. La versione che ci porterà
Musicosmicamente è quella rimaneggiata dall’autore stesso e che debuttò al
teatro del Fondo nel 1837.
Trama- Don Annibale Pistacchio, speziale in Forìa, alle porte di Napoli, sta
festeggiando il proprio matrimonio con Serafina, una bella ragazza di parecchi
anni più giovane. Don Annibale freme: all’indomani mattina di buon’ora dovrà
partire per Roma per assistere all’apertura di un testamento. Ma a guastar la
festa arriva il giovane Enrico, cugino ed ex amante di Serafina, che suonando
di continuo il famigerato campanello, entra in casa proponendosi in una
girandola di travestimenti e fingendo di chiedere medicine per i più strani
malanni. La notte scorre in fretta e al sopraggiungere dell’alba il povero Don
Annibale parte, sollecitato dal premuroso Enrico, senza neppure essere
entrato in camera da letto.
14 e 15 maggio 2022
Dramma di di Wajdi Mouawad, drammaturgo, sceneggiatore, attore e
regista nato in Libano, di lingua francese e di nazionalità canadese.
In un Paese arabo sconvolto dalla guerra civile – il Libano di ieri, la Siria di oggi? – una
donna impara a leggere e scrivere, lascia il villaggio e affronta atrocità di ogni sorta per
ritrovare il proprio figlio, che le è stato strappato via appena nato; molti anni dopo, prima
di morire, la stessa donna affida ai figli gemelli – maschio e femmina – la ricerca del padre,
che loro due credevano morto, e di un fratello che non sapevano di avere. La vicenda si
sviluppa a ritroso fino a ricostruire questi rapporti familiari distorti, dipanandosi su diversi
piani temporali e spaziali.
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