commedia brillante di Robert Lamoureux.
Regia di Claudio Pesaresi
Compagnia: "Al Castello".
Un nipote, per salvarsi dalla bancarotta, cerca in tutti i modi di sbarazzarsi della
vecchia zia, tirchia, irosa e alquanto sbadata, che non ne vuole sapere di vendere le
sue vigne. Dopo alcuni maldestri tentativi andati a vuoto, i protagonisti decidono
quindi di chiedere l’aiuto di un killer, ma la vicenda si complica ulteriormente causa
la visita inaspettata di un misterioso gentiluomo napoletano che viene coinvolto nei
piani criminali. Una serie di equivoci e malintesi coinvolgono personaggi
apparentemente assurdi, mettendone in ridicolo quel lato un po’ perfido che è
comune a molte figure tipiche della nostra società.
7 e 8 maggio 2022
monologo astrocomico di Giuseppe Sorgi.
All’insegna del costante tutto esaurito, torna in scena lo spettacolo di Giuseppe
Sorgi, che fonde una conferenza astrologica con la stand-up e il teatro comico di
qualità.
Alla domanda su quali siano i riferimenti di questo astrocomico monologo, la
risposta fornita da Giuseppe Sorgi è stata: Miss Marple. Sì, avete letto bene: Miss
Marple. La zietta, frutto del genio di Agatha Christie, valuta infatti la nostra specie
secondo ‘tipi umani’, osservando gli sconosciuti e trovando in loro quei punti di
somiglianza con quanti conosce personalmente. Con questo sistema, mentre
sferruzza, zia Jane asciuga la vicenda giungendo all’essenza dei fatti. Seguendo la
stessa logica, segno dopo segno, Giuseppe Sorgi mette in scena una guida pratica
per affrontare e conoscere colui o colei che ci fa tanto palpitare il cuore o che il cuore
lo essicca. Senza tralasciare noi stessi, però. E i nostri moventi. Perché abbiamo
posato gli occhi su quella persona? Stiamo sperimentando finalmente un nuovo
modo di affrontare una storia? Oppure riproponiamo per l’ ennesima volta gli stessi,
disastrosi, schemi amorosi di sempre? Un esperimento folle quello di “Io Vergine, tu
Pesci?” eppure gradito vista la quantità di repliche. Lo spettacolo infatti è giunto
infatti al terzo anno di repliche a Roma, Milano, Firenze e Torino con un totale, ad
oggi, di oltre 4.000 spettatori
18 dicembre ore 17,30 e ore 20,30
commedia in due atti di Antonio Grosso.
Regia di Gianni Bevilacqua
Compagnia: “Le voci di dentro”
Il titolo prende lo spunto dalla canzone di Faletti che vinse il secondo premio al
Festival di Sanremo nel '94. Così diceva la canzone ”Minchia, signor Tenente e siamo
qui con queste divise, che tante volte ci vanno strette, specie da quando sono derise
da un umorismo di barzellette. E siamo stanchi di sopportare quel che succede in
questo paese dove ci tocca farci ammazzare per poco più di un milione al mese”
L'autore Antonio Grosso in un'intervista al Corriere della Sera così afferma: “È una commedia sulla mafia in cui si ride per un'ora e mezza riflettendo”. Il lavoro è
ambientato nella Sicilia del '91, in una piccola caserma dei carabinieri, dove sembra
che la mafia non esista. La situazione si ribalta con l'arrivo di un tenente mandato
per operazioni riguardanti un noto mafioso di “cosa nostra”. In sostanza, la
commedia parla della criminalità organizzata scegliendo la strada dell'ironia e della
leggerezza.
12-13-19-20 febbraio 2022
21 e 22 maggio 2022
del M° Fausto Sportolari.
Regia Mariella Chiarini
Con la partecipazione di:
Fausto Sportolari (pianoforte), Salvatore Maffei (chitarra), Norberto Paolucci (chitarra, voce), Gianfranco Conti (basso), Giovanni Baldassarri (percussioni), Mariella Chiarini (voce)
Questo spettacolo è qualcosa di nuovo e di antico. Antico perché sono ben note, direi
celebri le musiche che vi saranno presentate. Nuovo per la combinazione, la
mescolanza ardita, inusuale, impensabile degli ingredienti di cui ciascun pezzo
musicale è costituito. Questa azzardatissima miscela di musica classica e musica
leggera è stata pensata dalla creatività e la grande esperienza musicale del nostro
pianista M° Fausto Sportolari, che viene da una formazione classica, ma, nelle sue
tournée nazionali e internazionali, ha al suo attivo anche una lunga esperienza della
musica cosiddetta leggera. Un genere che pur definito “leggero”, conserva dei veri e
propri capolavori, veri gioielli della canzone italiana destinati a restare nel tempo.
Quindi lo spettacolo sarà una serie di brani di autori classici quali Bach, Mozart,
Brhams, Listz, Chopin, Bizet, intrecciati ad alcuni tra i più grandi successi della
canzone italiana, cogliendone, l'assonanza, l'affinità, i richiami, la somiglianza.
21 e 22 MAGGIO 2022
commedia in due atti di Aldo De Benedetti.
Regia Mariella Chiarini
Compagnia: Canguasto
È un classico della commedia degli equivoci, un intramontabile successo di raffinato
umorismo e galante sensualità. In un matrimonio fin troppo fedele, la moglie – forse
trascurata – comincia a sentire voglia di evasione e organizza un viaggio da sola; il
marito – complice l’amico avvocato – ne approfitta per tentare di avvicinare una
bella contessa inviandole due dozzine di rose scarlatte con lo pseudonimo “Mistero”.
Ma il mazzo per errore arriverà alla moglie. Da questo equivoco si sviluppa una
storia parallela sul desiderio e la necessità di sognare… un delicato sogno di
trasgressione. Un testo brillante e divertente, che svela quella vena sottile di
insoddisfazione che spesso accompagna l’essere umano, in attesa che arrivi
“qualcosa” di nuovo a riaccendere una scintilla di vita, magari… due dozzine di rose
scarlatte!!
Dal 12 novembre al 17 dicembre 2022
commedia brillante in due atti di Marco Tassara.
Regia Mariella Chiarini
Compagnia: Canguasto
Tratto da “Boeing Boeing”, il testo più rappresentato al mondo, tradotto in 18 lingue
e rappresentato in 55 paesi. I toni sono quelli brillanti di un testo americano in salsa
nostrana, in cui si intrecciano dongiovannismo popolaresco, gelosia, amicizia
disinteressata, amore sincero, comicità, tenerezza. Riuscirà uno scrittore
nullafacente, ma donnaiolo a tempo pieno, (con i soldi dello zio ricco) a reggere
quattro storie contemporaneamente senza che le dirette interessate (esclusivamente
hostess) se ne accorgano? Riuscirà l’amico del cuore a reggere il gioco? Di certo gli
spettatori riusciranno a divertirsi se pensiamo che la commedia è tratta da un
celebre film “Boeing…Boeing” con Tony Curtis e Jarry Lewis.
dal 16 settembre al 30 ottobre 2022
P.S. Una gentile richiesta:
Se memorizzaste il nostro numero (3333879119) sul vostro cellulare, ci consentireste di usare le liste broadcast per le comunicazioni, con grande vantaggio per noi: risparmio sulla voce "pubblicità", facilità e velocità di veicolare notizia dei nostri programmi, che in quest'epoca possono essere estemporanei. Se lo fate, inviate un messaggio al 3333879119, con il vostro nome.
Anche questo è un modo di aiutare in questo momento il teatro in difficoltà.
Grazie a chi l'ha già fatto e ci legge su whatsapp.
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075-5736794 o 333-3879119
Abbiamo realizzato un tour virtuale del nostro teatro puoi camminare in platea e se vuoi salire sul palco!
di Franco Bicini
Regia Mariella Chiarini
Compagnia: Canguasto
La commedia è stata scritta negli anni caldi del femminismo, collegato al movimento studentesco ed operaio del ‘68, quando la nostra società, ricca più che mai di fermenti, elaborava, nella sua crisi, quelle profonde trasformazioni del costume cui abbiamo assistito negli ultimi quarant’anni. La pillola, il divorzio, l’aborto, la crisi della coppia, dell’autorità paterna, l’ingigantirsi del fenomeno della droga: questi gli aspetti più vistosi e drammatici che hanno caratterizzato gli anni settanta e che ritroviamo nella commedia. La mano impareggiabile del nostro autore Franco Bicini ha saputo tratteggiare l’annoso e non ancora risolto problema dell’emancipazione femminile con il suo immancabile stile umoristico. La vicenda mette in evidenza l’insicurezza, l’inquietudine, la crisi dell’uomo moderno che si sforza di essere all’altezza della situazione e di adeguarsi alla nuova figura di donna più consapevole e padrona di sé. A momenti più seri e drammatici si intrecciano momenti in cui una vivace galleria di personaggi anima un dialogo sempre pungente ed umoristico. Il finale, a sorpresa…. ma Bicini è stato un femminista ante litteram!
QUESTA COMMEDIA È STATA SCELTA PER INSERIRE LA COMPAGNIA DEL CANGUASTO NELL'AMBITO DELLA CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI FRANCO BICINI, ORGANIZZATO DA ALCUNE FIGURE DI SPICCO DEL "BORGO D'ORO", OVVERO PORTA S. ANGELO, CHE A BICINI HA DATO I NATALI.
Pietro (il vecchio padre) - Paolo Braconi
Marcello (il figlio di Pietro) - Fabio Furiosi
Rossana (moglie di Marcello) - Elisabetta Zamperini
Fernando (figlio di Pietro) - Mauro Bocchini
Angiolina (filgia di Pietro) - Daniela Isidori
Don Tarciso - Sergio Formica
Giacomino (fidanzato di Angiolina) - Simone Scopetta
Regia: Mariella Chiarini
Compagnia Jazz Glazz
Lo spettacolo è una forma di Teatro Canzone che si sviluppa con musica e recitazione per un cabaret d’autore.
RODOLFO MANTOVANI Attore Vinante
ALDO BERTUZZI Piano e Voce
ROBERTO PIERUCCI Sax
GRAZIANO BRUFANI C.basso
CARLO BOSCO Drums
Il gruppo è formato da un attore vinante e recitante accompagnato da un quartetto che esegue brani originali e standard, sia in chiave solista che come supporto musicale alla recitazione. L’interprete sin dal suo apparire in scena decanta aforismi e reading, alternando citazioni letterarie a racconti originali che prendono forma attraverso il coinvolgimento del pubblico. Lo spirito che lo anima è goliardico e coinvolgente. Una formula che rende trascinante e originale la rappresentazione, sospesa com’è tra il teatro e la musica . A tenere insieme le due dimensioni, un ritmo scenico altissimo che trasforma lo spettatore in vero e proprio protagonista tra un crescendo di suoni e calembour. Si esce da questa esperienza con la consapevolezza di aver preso parte ad una serata tra amici, all’insegna della sana goliardia, dello scherzo e della poesia.
Monologo teatrale tratto dal libro omonimo di Bepi Vigna
“L’uomo che sognava gli struzzi” è il racconto di una storia realmente accaduta, una storia sarda che l’autore ogliastrino Bepi Vigna ha saputo narrare col virtuosismo che contraddistingue le sue opere e con la consueta voglia di raccogliere quelle preziose storie che parlano del suo amato territorio. Interpretata dal bravo Fabrizio Passerotti, è diventata un viaggio appassionante alla scoperta dell’affascinante storia di Peppino Meloni, un uomo normale con un sogno speciale: allevare gli struzzi in un piccolo ed arretrato paesino dell’Ogliastra dei primi del ‘900: Tortolì. Quella di Peppino Meloni era un’Ogliastra lontana, lontana da tutto, dove la maggior parte delle persone non sapevano nemmeno cosa fosse uno struzzo! In questa poetica cornice, attraverso difficoltà, soddisfazioni e colpi di scena, prenderà il volo il sogno di quel piccolo grande uomo, Peppino Meloni, l’uomo che sognava gli struzzi. Una storia che ci insegna come l’ambizione, la passione e la determinazione ci possono portare a realizzare anche il più folle dei sogni!
Consigliato per un pubblico dai 6 anni in su!